lunedì 17 dicembre 2012

Lavoro minorile in Nicaragua, eliminarlo si può?


Non è stato facile cercare di fermare il lavoro minorile in Nicaragua e molti bambini stanno ancora lavorando, nonostante le nuove leggi. Mentre alcune famiglie stanno capendo il valore di far ottenere ai loro figli istruzione e stanno rispondendo alle campagne di sensibilizzazione per il lavoro minorile, per altri mandare i figli a lavorare è l’unico modo per mantenersi. Mentre la legge stabilisce che il governo,i datori di lavoro, i sindacati e le famiglie hanno tutti l'obbligo di prevenire il lavoro minorile, che potrebbe danneggiare un bambino fisicamente o emotivamente e che impedisce ai bambini di studiare o di migliorarsi, la difficile situazione economica in Nicaragua rende molto difficile alle famiglie resistere a mandare i figli a lavorare, oppure l'assegnazione di lavoro domestico da fare a casa.
Ufficialmente, il lavoro minorile è illegale in Nicaragua e il leader di una cooperativa in una cava si è affrettato a negare che i bambini vi lavorano. "E 'fatto divieto per i bambini di lavorare come scalpellini. E 'troppo rischioso. I bambini devono andare a scuola. Ma Anibal, un bambino di dieci anni, operaio, racconta una storia diversa. Ha già trascorso un anno in ospedale dopo essere stato ferito a causa del lavoro alla cava. "Un mucchio di sporco è caduto dall'alto. E 'caduto su di me e mi ha ferito la gamba. "Nonostante le obiezioni del governo sandinista, essendo il Nicaragua uno dei paesi più poveri dell'America Latina, lascia le famiglie con poca scelta. Diana Espinoza, il rappresentante locale di Save the Children ammette che si tratta di una situazione molto difficile: "c'è un intero mercato del lavoro minorile a diversi livelli".
Tuttavia, alcune modifiche sono state apportate, in particolare nel settore del caffè. Gli agricoltori che desiderano che il loro caffè entri a far parte del commercio equo e solidale, si rendono conto che è necessario garantire che i bambini nelle aziende agricole non raccolgano caffè, ma invece vadano a scuola. I raccoglitori di caffè erano bambini lavoratori, e mentre i genitori sono consapevoli delle sfide per loro di mandare i loro figli a scuola, invece aggiungere reddito, ora un po’ di più si pensa che si tratti di un sacrificio che deve essere fatto per sollevare con successo i suoi figli.
In alcuni casi è davvero complesso evitare il lavoro minorile, ma alcune azioni intraprese unsicono l’educazione al mattino ed un po di tempo per aiutare le loro famiglie. Tutto è però mirato a far accrescere la consapevolezza di bambini ed adolescenti verso i loro diritti naturali ed umani.

Immagine:giovani venditori di frutta di Ometepe Nicaragua, Alcuni diritti riservati da Zach Klein

Nuova Delhi, permettere ai bambini di strada di avere un futuro


Diverse organizzazioni stanno lavorando per permettere ai bambini di strada di realizzare i loro sogni e le loro potenzialità: impiegano educatori di strada che costruiscono un rapporto con i bambini privi di sostegno genitoriale.

La maggior parte dei bambini vengono portati in città per lavorare come braccianti dai loro parenti o abitanti del villaggio e sono poi abbandonati. Vengono poi esposti rapidamente ad abuso di sostanze, violenza, mancanza di igiene e salute e si avvicinano ad elementi anti-sociali.
Attraverso l’intervento volontario, molti bambini sono riusciti a garantirsi lavori ben pagati in alberghi come il Radisson o come il Delhi Metro Rail Corporation, pompe a metano, caselli, trattorie alla moda e vari altri luoghi in cui lavorano come commerciali, estetisti, guide turistiche, ragazzi d’ufficio , ballerini, artisti di teatro, guardiani, governanti, sarti e fotografi.
Sanjay Gupta, fondatore, amministratore e direttore esecutivo di Valorizzazione infanzia attraverso la formazione e l'azione (Chetna), ha dichiarato che circa 700/800 bambini sono stati inseriti con successo nelle scuole statali e stabilito un contatto diretto con circa 4000 bambini di strada in India: a partire da Delhi poi a Noida, Mathura, Agra, Gwalior e Jhansi.
fonte dati: thehindu.com
Erika D.T.




venerdì 7 dicembre 2012

Sierra Leone diamanti insanguinati e dispersione scolastica.


Non è bastata la guerra civile che tra il 1991 ed il 2002, ha portato il paese alla deriva per dichiarare sconfitta al lucro con i diamanti, ma ora, le miniere - in un momento in cui il Paese sembra vivere una ripresa economica - creano una grave dispersione scolastica dei minori che vengono impiegati nel lavoro.
Migliaia di giovani ragazzi vengono impiegati nella zona mineraria  Koidu, nella regione di Kono ( nel nord-est della Sierra Leone).
Secondo il fondo monetario Internazionale, l'economia della Sierra Leone quest'anno potrebbe crescere all'incirca del 21 per cento; molti bambini, dopo la guerra civile che li ha anche visti con mitra e fucili in mano, hanno subito traumi e ferite che li hanno resi inabili alle assunzioni regolari una volta cresciuti, Per molte famiglie, i "bambini" (cresciuti) sono divenuti capo-famiglia... hanno perso case, padri e si devono occupare di chi è rimasto.
Vengono pagati dai 3 ai 6 dollari al giorno e nel caso trovino diamanti la cifra aumenta del doppio.
La scuola è quindi l'ultimo dei loro pensieri; il peso della responsabilità non fa loro dimenticare la stanchezza, ma inevitabilmente, si dedicano al lavoro ed abbandonano l'unica vera fonte di sviluppo per un paese: la loro istruzione.
di Erika De Toffol

martedì 4 dicembre 2012

Schiavitù minorile, una macchia sul passato abolizionista di Haiti.


Diritti dei bambini e leggi che mancano di osservazione tra le cause.
Picchiati con cavi elettrici dopo avere svuotato vasi da notte, avere lavato biancheria e piatti, avere spazzato la casa... senza riposo perchè così si doveva fare. Sono tanti, i bambini che ad Haiti "vivono" in condizione di schiavitù, spesso da parenti benestanti nella capitale. I restavek, termine con il quale si designano bambini troppo poveri per essere accuditi dai propri genitori ed affidati a parenti per lavorare in casa loro, con la speranza che questi ricchi parenti li instradino all'educazione... sono abbandonati a soprusi e violenze d'ogni tipo; violenze psicologiche, verbali e fisiche. I  bambini vengono schiavizzati, umiliati e maltrattati. Un bambino su dieci attualmente è stimato come restavek.
Ironia della sorte, Haiti è stato il primo paese abolizionista nei confronti della schiavitù. Sono passati 200 anni dalla "liberazione" degli schiavi, eppure a tutt'oggi i bambini subiscono un trattamento infamante e denigrante.
di Erika De Toffol

venerdì 16 novembre 2012

India, milioni di bambini hanno poco da festeggiare e la loro vita è segnata dalla lotta.


Gambe sottili come ramoscelli, pance gonfie -tipiche della malnutrizione- dimostrano due anni ma ne hanno almeno 5...
Bambini che vivono in genere per le strade, sui marciapiedi che chiamano "casa", con fratellini o sorelle e che fanno l'elemosina per comprarsi il cibo. Non sono egoisti, dividono tra loro, ma non basta mai.
La festa dei bambini in India, al mercoledì, vale ben poco per questi bimbi che non hanno nulla... si accontentano di avere della colla di scarpe e di stare in gruppo per proteggersi e farsi caldo.. l'unico loro affetto, il gruppo. Sylvia George, operatore sul campo di una ONG, ha detto che 74 bambini su 1000 nel paese non vive abbastanza per vedere il quinto compleanno....
di Erika De Toffol


mercoledì 7 novembre 2012

Pune, India: 108 bambini salvati dal commissiarato dell'ufficio del lavoro


... 108??  ... credono di avere fatto grandi lavori? Il 75% era impiegato in ristoranti e le cifre sono riferibili al tempo intercorso tra il 2007 ed il 2012...
Non esiste!!! Quando le Ong riferiscono che almeno 1.100 denunce sono pervenute e che il numero oscuro è di gran lunga superiore, non si può leggere che vadano orgogliosi di avere salvato 108 bambini! Sono felicissima per i 108 salvati, ma che politica è? Come si permettono di dire al mondo che hanno fatto un accurato lavoro di salvaguardia dell'infanzia, quando, diciamocelo, non hanno fatto proprio nulla per tutte le migliaia di bambini che sono in condizioni di schiavitù... o per tutte le bambine che seguono le loro madri, alle dipendenze di chi se lo può permettere come lavoratrici domestiche? Un pensiero per i 108 bambini salvati, perchè anche uno mi dà speranza.. ma da uno Stato, pretendo di più... pretendo che protegga i suoi bambini, che sia in grado di dare loro un'istruzione e che li renda consapevoli un domani, di una professione... mi fa davvero schifo pensare che siano così orgogliosi da dichiarare che hanno salvato 108 bambini in 5 anni, dico in 5 anni!!! .. Il lavoro minorile in India è spaventoso, bambini che poi, dipende dalle caste, non sono nemmeno "vivi"... non esistono... si potrebbero fare mille polemiche, io mi fermo qui e dico che è scandaloso che la maggior parte dei bambini non siano considerati tali...
di Erika De Toffol

martedì 6 novembre 2012

Dunhill, Rothmans, Kent, Lucky Strike e Pall Mall.... il tabacco lo raccolgono i bambini in Indonesia


In Indonesia la vendita di tabacco ha un giro elevato di introiti. Abbiamo già pubblicato articoli nei quali si vedevano bambini di 5/6 anni fumare! Alcuni iniziano dall'età di due anni... L'industria del tabacco non è esente dalle colpe dirette di questo scempio verso i bambini... ed ora un report televisivo mette in evidenza che anche i bambini sono partecipi, come lavoratori, di questo business.
Bambini di undici anni che raccolgono foglie di tabacco, per lunghe ore, sotto il sole e con un caldo soffocante; costantemente esposti al rischio di intossicazione perchè il tabacco  che maneggiano - senza guanti - viene assorbito dalla loro pelle ed entra in circolo, provocando vomito, svenimenti e diarrea. Come in tutte le catene lavorative del mondo che sfruttano lavoro minorile, anche qui, ci troviamo di fronte a gente che ha sub-appalti da grandi aziende estere. Il tabacco in questo caso, alimenta gli interessi della British American Tobacco, che per l'appunto produce diverse e note marche di sigarette ( già citate nel titolo).
L'Indonesia è uno dei pochi stati che hanno rifiutato di firmare l'accordo delle Nazioni Unite per il controllo del tabacco, non ci sono limitazioni d'età per la vendita e i bambini che iniziano a fumare tra i cinque ed i nove anni, sono aumentati di circa sette volte. La pubblicità è massiccia e nessuno fa nulla per fermare il problema. Dalla parte sua, come tutte le multinazionali coinvolte nei recenti scandali sul lavoro minorile, la British American Tobacco (BAT), smentisce categoricamente di essere a conoscenza dell'impiego di bambini all'interno delle proprie filiere... e caso strano... non è nemmeno riuscita a fare sopraluoghi nelle fattorie interessate: dicono di non essere a conoscenza di dove si trovino!!!
di Erika De Toffol

mercoledì 31 ottobre 2012

Sud-est asiatico: non è la carità che cambia la vita ai bambini di strada.


L'alta stagione per il turismo è quasi arrivata nel Sud-Est asiatico; gli attivisti per il benessere dei bambini, in tutta la regione, sono preoccupati per l'ondata inevitabile di visitatori benestanti che danno i soldi ai bambini di strada elemosinando dollari ed euro.
I bambini, naturalmente, non passano inosservati, con i loro vestiti sporchi, le facce tristi e le loro  frasi in inglese imperfetto... è inevitabile che dopo avere pagato tanti soldi per un biglietto aereo e hotel, non si spendano pochi dollari ed euro qua è là per un braccialetto o altro venduto dai bambini di strada...
Ma gruppi di bambini e gli operatori umanitari, quasi universalmente, sono contro le dispense turistiche, che dicono allontanano dalla scuola, attivano i predatori di bambini e perpetuano i cicli familiari di povertà.
"Essenzialmente, quando danno i soldi ai bambini di strada, li stai pagando per non andare a scuola."
- Sam Flint -

Sam Flint è il direttore della Casa Anjali , un centro di formazione per ex bambini di strada a Siem Reap, in Cambogia,al sito del famoso tempio di Angkor Wat. Qui, provengono famiglie da tutta la Cambogia, soprattutto quando le colture o le imprese falliscono, così i loro bambini possono mendicare dai turisti a Siem Reap.
"La linea di fondo è che dare soldi ai bambini di strada non è produttivo per la soluzione dei problemi, perchè ci sono problemi più complessi che si svolgono dietro i loro volti carini ed i vestiti logori....
e così i genitori che con l'accattonaggio fanno poco, mandano i bambini, che provocano tenerezza; gli adulti, non cercano lavori onesti ed i bambini crescono mendicando con il pericolo di essere prede per pedofili e sfruttati dalla malavita.
di Erika De Toffol




martedì 30 ottobre 2012

Nairobi - Kenia... le donne spacciatrici di colla . Mama Pima


A Nairobi, molti ragazzi di strada inalano colla  a buon mercato, e molti spacciatori sono donne: le chiamano Mama Pima.
A Mathare, una baraccopoli al margine settentrionale della capitale del Kenya, Nairobi si possono  decine di bambini di strada che siedono su mucchi di rifiuti con le loro bottiglie di plastica, mentre sniffano la colla ( usata di solito per la riparazione delle calzature e per incollare la tapezzeria).
Così capita di vedere Joseph che ha 15 anni e sniffa tutto il giorno sino al punto di non sentire e riconoscere più nemmeno il proprio nome se viene chiamato. E' dipendente dalla colla e come lui, purtroppo molti bambini lo sono a Nairobi; la colla costa davvero poco ed addirittura ci sono ritrovi per sniffare in compagnia senza essere controllati dalla polizia. E' illegale vendere la colla ai bambini da sniffare, ma non è difficile trovare chi la procura tranquillamente.... tra cui donne madri che così possono permettersi di sfamare i loro figli.
Le Mama Pima, che vendono colla e con i ricavi mandano a scuola i propri figli e li curano. Non sono mostri, sono povere e si sentono anche in colpa quando a chiedere la colla sono bimbi davvero molto piccoli, in fondo potrebbero essere loro figli...I problema subentra ad alti livelli, perchè le Mama Pima, vengono sfruttate a loro volta; una catena di sfruttamento insomma, dove i deboli pagano sempre ad altri, ai boss di quartiere, a polizia ed alla criminalità organizzata......
di Erika De Toffol





domenica 28 ottobre 2012

A Busia in Kenya ci sono più di 29.000 bambini lavoratori.



Agricoltori, il 46% dei bambini impiegati nel lavoro. Lavorano nella canna da zucchero, sono orfani dell'HIV/Aids e provengono da famiglie disgregate. I bambini svolgono un lavoro pericoloso, con macheti , a contatto con insetti e serpenti, per lunghe ore di lavoro.
I bambini che provengono da famiglie particolarmente disagiate sono i più vulnerabili, vengono sfruttati principalmente in agricoltura perchè la legge sul lavoro non è implementata a dovere. Hanno abbandonato la scuola e molti sono  impiegati anche in attività di trasporto illecite tra Kenya ed Uganda.
Le forme di lavoro ( le peggiori) a Busia, sono elencate come: lavoro domestico, estrazione mineraria, pesca, prostituzione, agricoltura e la tratta, strettamente correlata a questi bambini che
nulla hanno più dell'infanzia... che non hanno mai avuto...

di Erika De Toffol

A Patna si festeggia, ma i bambini lavoratori, no!



India
La festa del Durga Puja è passata, tutti felici gli abitanti di Patna, vestiti nuovi e sfarzi, cibo comprato alle bancarelle, gli unici discorsi ruotano intorno a come si sono passati i festeggiamenti, alle star di Bollywood che sono intervenute... ma ai bambini schiavi per debito e vittime di traffico, nessuno ha pensato e pensa. Non ci sono star, non ci sono vesti nuove, non c'è abbastanza cibo ma solo tanta violenza subita...
di Erika De Toffol


giovedì 25 ottobre 2012

Un gruppo di volontari per i bambini di strada di Surabaya



Surabaya, capoluogo del distretto di Giava orientale, ha una popolazione stimata di 2.600.000 abitanti, ma tutta l'area metropolitana la porta a 5.000.000 circa; è la seconda città più grande del Sud-est asiatico (Indonesia).
Come tutte le metropoli, Surabaya non è esente da molti problemi, tra i quali, spicca per gravità quello dei bambini di strada, troppo poveri per potere avere un'istruzione. A Surabaya i bambini di strada lavorano tutto il giorno (vendita di giornali, lucidatura scarpe, accattonaggio o suonare per la strada). Un gruppo di circa 30 persone ha preso a cuore il problema ed ha intrapreso un progetto comune di volontariato che si esprime attraverso l'istruzione gratuita dei piccoli per le strade. Le lezioni vengono fatte alla sera, perchè i bambini se non lavorassero, non avrebbero da parte dei genitori il consenso a frequentare la scuola.
Non è solo scuola, perchè questi bambini non hanno sogni, non vedono un futuro e quindi, questi insegnanti sono anche pronti a valorizzarli e costruire i loro sogni.
Sono tutti studenti universitari e le loro età sono molto giovani, ma hanno ben chiaro la realtà che vivono i bambini nella strada e lo sfruttamento che subiscono.
In tutto questo solo un apprezzamento misero è stato espresso da tale Arist Merdeka Sirait, presidente della Commissione nazionale per la protezione dell'infanzia... che ha espresso il suo sostegno all'iniziativa ed ha detto che dovrebbe essere responsabilità dello Stato garantire l'aiuto necessario ai bambini di strada... che sono il futuro della nazione.... ma detto questo... mi chiedo.... cosa serve esprimere al telefono una presa di "coscienza" quando poi i volontari lavorano con il cuore e nessun altro fa nulla?
E' una vergogna, è prendere in giro chi questo "lavoro" lo fa con passione e anima perchè crede in quello che fa e lo fa gratis!!!
Detto questo, credo che sia positivo che in un paese come Giava, i ragazzi prendano delle scelte così importanti a salvaguardia dell'infanzia, meritano tutto il rispetto e donano un po' di speranza a noi che leggiamo sempre i dati e le tragedie che coinvolgono i minori nel mondo. Grazie ragazzi!
di Erika De Toffol









Quando le stelle in tv sono minorenni, una legge deve proibirne lo sfruttamento




Tom Murt, della Pennsylvania, ha visto uno show in cui erano protagonisti i bambini... gli è bastato per muovere un'istanza al governatore, per chiedere una legge apposita.
Il programma era inerente a ex-bambini degli anni 60/70, tra cui Paul Petersen che interpretava  The Donna Reed Show"...
Murt ha chiesto semplicemente di rivedere il codice minorile ( in Italia impensabile però...). Storie di violenza, di orrore... nonostante la legge della Pennsylvania non sia la peggiore degli States,
Petersen  ha messo in contatto Murt  con Kevin e Jodi Kreider. Kevin Kreider è il fratello di Kate Gosselin, protagonista di "Jon & Kate Plus 8", l'allora reality show TV su una coppia della Pennsylvania ed i loro otto figli.
Nel 2009, una ricerca approfondita sui bambini in film e programmi televisivi girati in Pennsylvania è stata intrapresa e comprendeva le testimonianze di Petersen e le Kreiders nel corso di un'audizione del 2010.... il prodotto di quel lavoro, è passato alla Camera e al Senato questo mese ed è "sotto esame" di Corbett.
Murt l' ha definito "una pietra miliare della normativa che aggiorna il codice di lavoro minorile" e ha detto che è stato "progettato per imitare le leggi sul lavoro minorile della California.
"Volevo proteggere la salute e il benessere finanziario di artisti minori, ma ho voluto anche fornire linee guida ragionevoli che i produttori cinematografici e televisivi potrebbero seguire."
Le conseguenze per i bambini impiegati negli show e nel circolo mediatico sono molteplici: problemi educativi, il flagello della dipendenza, il veleno della fama precoce e le difficoltà di separazione con la famiglia fittizia ( teatrale),  decessi per droga in giovane età come Corey Haim, 38 anni, Michael Jackson, 51 anni, e Dana Plato, 35. "Questi sono stati i bambini più visibili nell'universo."
Murt, chiede che i bambnini possano lavorare meno ore ed avere un'insegnante sul set, così da garantire loro la giusta educazione ed istruzione. I bambini sotto i 16 anni su un set di un film devono essere accompagnati da un genitore o tutore in ogni momento. Essi non possono lavorare più di otto ore al giorno o 48 ore a settimana, ed i minori devono finire il lavoro alle 22:00 massimo  nelle notti di scuola.
Il disegno di legge prevede anche dei conti fiduciari stabiliti per i soggetti minori, in cui il datore di lavoro deve depositare il 15 per cento della retribuzione lorda del bambino. "E 'l'unico modo per assicurarsi che una parte dei guadagni del bambino siano lì per loro quando raggiungono l'età adulta", ha detto Murt che stimo dal profondo del cuore...
Gli esempi citati riguardano personaggi famosissimi, ma se pensiamo alle bamine di 5 o sei anni sfruttate come bamboline nelle programmazioni statunitensi (Little Miss America) o italiane ( non conosco i nomi ma li ho intravisti), viene il vomito. Sarebbe ora di capire che i bambini vanno trattati come tali e rispettati perchè il fururo dell'umanità... indifesi, ma potenzialmente il nostro futuro!
di Erika De Toffol

martedì 23 ottobre 2012

A Calcutta, i festival sono un'occasione all'anno....per il resto c'è il degrado.


I Festival vanno e vengono, ma per tutto l'anno non se ne parla. I politici parlano tanto di sollevamento dei popoli oppressi, ma i benefici dei progetti di governo portano vantaggi solo a loro. Sono i bambini di strada e di zone a luci rosse di Calcutta che hanno bisogno dei fondi! Nessuno ha a cuore il problema, nessuno capisce che i bambini sono a rischio e molti cadono in giri di organizzazioni criminali senza scrupoli. Bambini dimenticati che entrano nel giro della devianza e della criminalità e che da adulti faranno gli aguzzini per altri bambini a loro volta. I bambini di strada, sono bambini, hanno diritto, oltre alla già tanto citata istruzione, anche a giocare, ad essere bambini. Noi siamo combattuti quando i nostri figli ci chiedono il giocattolo alla moda, ma in genere cediamo, dimenticando che i diritti dei bambini sono universali e che ci sono bimbi che non vivono la loro infanzia. Lontani anni luce dalle realtà che vivono questi "piccoli" ometti, a vendere tè nelle bancarelle invece di giocare con la bambola o la macchinina radio-telecomandata.
di Erika De Toffol

Masbate, Filippine, al via un progetto contro il lavoro minorile.


Masbate è un villaggio rurale che basa la sua attività fondamentalmente sulla pesca. Circa 2.000 famiglie indigenti, dipendono per il loro sostentamento dalla pesca, che impiega diffusamente i bambini.
Il Dipartimento del lavoro e dell'occupazione e l'Ilo hanno pensato di investire in questo paese, con un progetto di coltivazione di alghe marine, allo scopo di istituire un mezzo di sostentamento alternativo per i pescatori della zona e tenere lontani i bambini dal lavoro. Nelle Filippine, circa 4,2 milioni sono i bambini lavoratori, di cui 2,4 milioni impiegati in lavori pericolosi, tra cui la pesca ( dati 2011). Nonostante sia stato erogato un sussidio di disoccupazione ( Programma filippino contro il lavoro minorile), purtroppo moltissimi bambini sono stati costretti ad abbandonare le scuole per aiutare i genitori, lavorando. Circa 10.000 sono impiegati a Masbate nell'industria mineraria e nella pesca. Se il programma congiunto della coltivazione delle alghe funzionerà, molti bambini verranno re-inseriti a scuola, il giusto posto per loro e molti genitori potranno  essere istruiti e mantenere i propri figli.
di Erika De Toffol




domenica 21 ottobre 2012

Il Malawi e la nebbia...


Le statistiche del governo indicano che almeno 1,4 milioni di bambini sono coinvolti nel lavoro minorile e il 20 per cento di loro sono stati vittime del traffico nazionale e internazionale per l'industria del sesso e le adozioni illegali
Patrick Martin, 14enne, e suo fratello Mayeso, 15enne, sono al sicuro a casa per il momento con la madre e altri fratelli a Kasonya , nel distretto del sud di Phalombe, dopo che insieme ad altri bambini erano stati salvati salvato dal traffico nel vicino Mozambico, il mese scorso dal padre. Ogni stagione agricola, persone provenienti dal distretto di Phalombe vanno in Mozambico:  il sogno è una bicicletta - che è considerata un lusso in un paese in cui il 65 per cento dei suoi 16 milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà..
In Malawi non esiste una legge chiara contro il lavoro minorile che punisce come si deve chi fa lavorare i bambini... non esiste una legge chiara contro il traffico di esseri umani, ma, nello specifico si trova una legge contro il traffico di bambini che però non viene messa in pratica correttamente.
Un padre che vende i suoi figli come Patrick e Mayeso sconta 18 mesi di carcere.. e poi libero, anche se in realtà la pena commisurata al reato di tratta di minori di 16 anni è l'ergastolo (a vita).
Questa non è protezione dell'infanzia. Questo è un modo per incentivare lo sfruttamento dei minori, la loro vendita, la loro morte.
Morte dell'anima, morte per malattie sessualmente trasmissibili, infortuni, morte per abbandono da parte di uno Stato che invece di proteggere i bambini si gira dall'altra parte.
Sulla carta tutto è chiaro, nella realtà esiste la nebbia... nebbia in Malawi.
di Erika De Toffol


ILO chiede giustizia sociale per le bambine



L' Organizzazione internazionale del lavoro (OIL)  ha chiesto un insieme coerente di misure per garantire che le bambine di tutto il mondo raggiungano la giustizia sociale e il progresso.
Si chiede che le attuali strutture del mondo, le politiche ed i valori che mettono bambine in condizioni di svantaggio devono essere cambiate.
Le disuguaglianze di genere che attecchiscono in tenera età tendono a produrre a lungo termine, la disuguaglianza di genere, che è riprodotta nel mondo del lavoro. Nonostante i valori, i principi ed i diritti così ampiamente approvati dalla comunità internazionale, troppo spesso, la realtà è che le ragazze sono sistematicamente lasciate a se stesse, in virtù del loro sesso.
La Giornata Internazionale delle Bambine e ragazze, mira a promuovere la parità di trattamento e di opportunità per le ragazze di tutto il mondo in settori come il diritto, l'alimentazione, l'assistenza sanitaria, l'istruzione, la formazione, e la libertà dalla violenza e abusi.
Quest'anno le Nazioni Unite si sono proposte come punto cardine la fine del lavoro minorile e del matrimonio precoce perché sono una negazione dei diritti dei bambini e un vincolo acuto al loro pieno sviluppo: pratiche che pesano sulla capacità complessiva delle società per raggiungere i loro obiettivi di sviluppo.
Circa 88 milioni di bambini lavoratori del mondo sono ragazze, molte delle quali sono meno pagate, meno posti di lavoro sicuri e costrette, dalla disuguaglianza di genere a casa e sul posto di lavoro; la disparità di accesso all'istruzione e nei risultati significa che il 64 per cento degli adulti analfabeti sono donne.
fonte dati: daily-mail.co.zm
tradotto da Erika D.T.

mercoledì 17 ottobre 2012

129 bambini salvati e truffati dal governo indiano.


Tutto il mondo è paese, ma nonostante la rassegnazione dilagante, non mi abituerò mai ad eventi del genere. Più di sei anni fa, 129 bambini  del Bengala occidentale furono salvati dagli squallidi stabilimenti di sari. Il governo di Dehli stabilì che avessero diritto ad un risarcimento di 20.000 rupie ciascuno ( circa 290 euro). Ad oggi, nonostante l'irrisoria cifra, i bambini stanno ancora attendendo quei soldi che i governi locali avevano deciso di stanziare per la loro riabilitazione come stabilito dal diritto. La burocrazia... sembrerebbe questo il problema: bambini che lavoravano in condizioni disumane a Kotla Mubarakpur, salvati, liberati e di cui ci si è dimenticati ( il governatorato di Dehli) di rilasciare i certificati di riammissione per le vittime, obbligatori per avere il sussidio di disoccupazione e le 20.000 rupie. I governi di Dheli e del Bengala invece di inviare i certificati alle vittime, li hanno inviati ai commissari dei tre stati di origine dei bambini... bambini che potrebbero essere morti senza quei sussidi...
 mai riabilitati ed inseriti in società... Non è la prma volta che accadono questi "disguidi" burocratici; nello Uttar Pradesh 700 lavoratori schiavi per debito sono stati rilasciati, ma anche loro a causa di bilancio in passivo non hanno ricevuto fondi, peraltro legalmente destinati, per la riabilitazione. Pagano sempre i più deboli, pagano anche i datori di lavoro illegale... ma solo a parole.
di Erika De Toffol

Yemen, bambini di strada


Invece di passare la sua giornata a scuola o sui campi da gioco, Mohammed Mohsen, 14 anni, vaga per le strade di Sanaa ogni giorno a vendere acqua minerale o a chiedere l'elemosina per vivere. Mohsen è uno dei migliaia di bambini che affollano le strade dello Yemen, con un numero medio di circa 30.000 nel 2008, secondo uno studio del governo condotto dal Consiglio per la maternità e l'infanzia.

Mohsen ha detto che non si aspettava che la vita sarebbe stata così dura, dopo aver vissuto anni comodamente con i suoi genitori. Ma la morte del padre lo costrinse a lasciare il suo paese ed andare in città, in modo da poter fare abbastanza soldi da inviare  a sua madre e fratelli.

"Mi manca mia madre, che vedo solo in vacanza, e mi manca la mia classe a scuola. Penso che sarà difficile tornare al mio passato in modo permanente", ha detto Mohsen. Egli ha aggiunto che trascorre alcune notti a casa di amici i cui genitori li spingono a chiedere l'elemosina.
Per arginare questo fenomeno in crescita, il governo yemenita sta conducendo programmi volti ad attirare i bambini di strada ai centri di riabilitazione e di istruzione, nonché educare i genitori sui pericoli di questa pratica.
Uno studio condotto dal Dr. Fouad al-Salahi, professore di sociologia presso la Sanaa University, ha scoperto che la maggior parte dei bambini di strada rientra nel gruppo di età 6-14 anni.
Lo studio ha dimostrato che i fattori familiari e sociali, come la pedofilia, la disgregazione della famiglia, la mancanza di indirizzo e controllo e la prevalenza della violenza contro le donne sono spesso il motivo della situazione dei bambini di strada.
fonte: http://al-shorfa.com
tradotto parzialmente da Erika D. T.




martedì 16 ottobre 2012

In Marocco le donne vittime di violenza domestica, cercano protezione e trovano serenità nei santuari.....


In Marocco le donne vittime di violenza domestica, cercano protezione e trovano serenità nei santuari.....
Secondo diverse fonti che si occupano di diritti umani, la violenza domestica contro le donne in Marocco, rappresenta il 74% delle violenze perpetrate ai danni delle donne nel Paese.
La violenza fisica, comprese le percosse, schiaffi ed addirittura la prigionia con catene, provocano traumi e instabilità psicologica. In mancanza di consulenza adeguata, camminano sulle orme dei loro antenati, visitando santuari in cerca di conforto. Raqiya, 40 anni, ha deciso di visitare la tomba di "Moulay Abdullah bin Hassoun" a Sala, una città nei pressi della capitale Rabat, in cerca di guarigione e di orientamento al marito, che ha detto gode a torturarla. Raqiya ha detto che sente "serenità spirituale" ogni volta che si reca al santuario del suo santo. Piange, toccando la sua tomba e chiede che il marito torni al percorso che vede come giusto. Ha descritto la violenza del marito come "insolita", il che spiega perché nessuna potenza terrena  era in grado di cambiarlo, secondo la sua idea . Lei sostiene che il marito è posseduto da spiriti maligni. 
Il Marocco ha un tasso di analfabetismo molto alto (56 % per le donne e 31% tra gli uomini). Anche qui, assistiamo impotenti a violenze assurde che vengono perpetrate nell'ignoranza. Invece di prendere coscienza della violenza le donne cercano il miracolo nel santuario di turno. E' ora di fare qualche cosa contro l'ignoranza dilagante che null'altro può che portare a femminicidi e differenze di genere sempre più accentuate.
di Erika De Toffol




lunedì 15 ottobre 2012

Sudan: i bambini di strada in aumento nei mercati negli Unity States



Nonostante il ministro alla salute abbia presentato a settembre un programma per 83 bambini di strada, il loro numero nella città di Bentiu nella contea di Rubkotna, continua ad aumentare. Si stima che in un mese siano diventati circa 100. Il Sudan Tribune attribuisce la causa all'abbandono dei bambini da parte delle famiglie, troppo povere per occuparsi di loro.  Nel mercato di Kalibalek otto bambini bevono alcol, sniffano benzina e altre sostanze tossiche: a loro si sono uniti nuovi bambini. Alcuni di loro hanno detto che i genitori li hanno costretti ad abbandonare le loro case, come Choul... dieci anni, minacciato dalla madre di buttarlo fuori di casa e come Taban perchè accusato di avere rubato circa 8 $ (25 SSP); la famiglia ha minacciato di picchiarlo e lui se n'è andato di casa.
Per questi bambini il lavoro minorile è all'ordine del giorno e della notte. Nelle strade polverose cercano clienti, vendono pane e dolci, lucidano scarpe e vendono materiale riciclabile. Il lavoro minorile, non è incoraggiato in Sudan, ma... la legge non viene applicata: è in atto una violazione di tutti i diritti costituzionali e dei bambini. Tebuom Mead Jiech, lucida le scarpe e così si paga le tasse scolastiche. Solo il 27% della popolazione del Sud Sudan è alfabetizzata. Guerra civile, mancanza di investimenti prima della fine della guerra, nel 2005, la mancanza di insegnanti qualificati e strutture e un elevato livello di dispersione scolastica, soprattutto tra le ragazze sono la causa di questo.
La fame è dilagante, senza cibo non si ha sussistenza e senza sussistenza la lucidità viene a mancare.I bambini di strada aumentano ed il Paese non riesce a promuovere la loro sicurezza. Non ci sono strutture, convitti. Uno Stato che non può garantire i diritti ai bambini è una vergognosa realtà. Non ci sono scuole per questi bambini senza possibilità. Le Ong sono state interpellate per costruire almeno due centri... intanto i bambini continuano ad aumentare sulle strade... e non sono tutti orfani.
di Erika De Toffol


venerdì 12 ottobre 2012

Philippine: unirsi contro il lavoro minorile


Rosalinda Baldoz ( segretario del lavoro) venerdì 12 ottobre ha lanciato un appello alle comunità agricole di montagna nella regione di Baguio city. Lo scopo della crociata anti-lavoro minorile è eliminare nella regione entro il 2015 le peggiori forme di lavoro minorile e convincere gli agricoltori a mandare a scuola i loro figli invece che impiegarli nelle aziende. Alcuni dati (DOLE) riportano circa 70.000 bambini lavoratori nella regione montana.
Non tutti sono esposti però a rischi; il clima culturale favorisce comunque il lavoro minorile e vengono anche rilasciati permessi dall'ufficio del lavoro in caso di lavori leggeri. L' ufficio nazionale di statistica riporta che il 60% dei bambini filippini lavoratori sono impiegati in agricoltura ed in piccole imprese familiari minerarie. I genitori non potendo assumere manodopera impiegano i propri figli.
Con la speranza che davvero questo Segretario del lavoro continui la sua crociata, auguro a quanti più bimbi possibile di trovare il loro futuro con un'istruzione adeguata.
Erika De Toffol

Pakistan: si chiede più protezione per i bambini di strada




Pakistan: si chiede più protezione per i bambini di strada.
"L'educazione è l'unico modo per tutelare e promuovere i diritti dei bambini di strada, l'educazione ha il potere di ridurre la povertà e l'analfabetismo., Il governo dovrebbe fornire riparo sociale, psicologico e case a supporto dei milioni di bambini di strada del Sindh", ha dichiarato diverse parti interessate nel corso di una riunione. La riunione delle parti interessate in materia di bambini di strada si è tenuta presso la sala del lavoro WAPDA ed è stata organizzata dalla Società per la protezione dei diritti del fanciullo con il supporto di Kinder non Hilfe (KNH). Il tema della manifestazione era quello di evidenziare i problemi e le sfide della società per quanto riguarda il numero crescente di bambini di strada. I rappresentanti di organizzazioni della società civile, partiti politici e funzionari governativi tra cui Syed Muhammad Alam Shah, Indirizzo Jatoi, Ghafar Shirani, Shafique Kandhro, Bina Hussain, Fareeda Khanum, Hiyat Ali Shah Bukhari, Fareeda Khan, Parveen Lodhi, Irshad Ahmed Abbasi, Talat Sabir, Kousar Parveen, Afsana Ali Kori, Amir Ali Rajar ed altri hanno condiviso le loro opinioni sui bambini di strada nel corso della riunione. Nell' occasione, Kashif Bajeer, National Manager di SPARC ha detto che la sua organizzazione ha rilasciato 20.000 lavoratori vincolati, organizzato 10 fabbriche di mattoni da prendere a modello in Sindh. Ha detto che gli agenti di polizia - 2200 - sono stati formati sui diritti dei bambini. SPARC sta lavorando in 54 distretti del Pakistan attraverso i Comitati sui diritti dei minori. Quattro centri sono stati istituiti finora nel paese per riunire e riabilitare i bambini di strada, ha aggiunto. Ha detto che 134 bambini sono stati riuniti con le loro famiglie, 278 ragazze sono state iscritte nelle scuole, e 229 ragazze addestrate come sarte a Hyderabad. Ha aggiunto che la mancanza di serietà da parte del governo al lavoro minorile è stato il motivo principale per il basso tasso di alfabetizzazione. L'attuale governo ha già dichiarato l'istruzione come un diritto fondamentale di ogni individuo a norma dell'articolo 25 -A della Costituzione. "Sotto il 18 ° emendamento costituzionale, i diritti dei bambini cadono sotto il dominio delle province e il governo dovrebbe formulare la legge e adottare misure amministrative per aumentare il rapporto di alfabetizzazione nel paese", ha sottolineato. Ha detto che sono state richieste misure immediate per migliorare lo stato della formazione delle ragazze, l'educazione della prima infanzia dovrebbe essere integrata.
tradotto da Erika D.T.
fonte dati: brecorder.com

Mani sporche nel commercio di gamberetti


LAVORO MINORILE

La Thailandia è il paese leader mondiale esportatore di gamberetti, non solo a causa della abbondanza naturale, ma anche perché il cibo qui prodotto è più conveniente di quello di altri paesi. L'industria di gamberetti apporta 100 miliardi di baht di esportazione che è ora accusata di ricorrere al lavoro migrante minorile e altre pratiche di sfruttamento del lavoro per mantenere i gamberi Thai più economici di quelli dei suoi concorrenti.

L'industria del gambero è stata oggetto di un severo esame dopo la trasmissione di un documentario dal sistema televisivo pubblico (PBS), negli Stati Uniti il ​​mese scorso. Nel documentario che si concentra sulla situazione nella provincia di Samut Sakhon, i lavoratori migranti parlano di condizioni di lavoro terribili. Molti lavoratori sono minori, lunghe ore di lavoro e sottopagati. Il documentario tocca anche il traffico di esseri umani, la servitù per debiti, e l'estorsione di polizia.

Non serve a nulla negare che il lavoro minorile esiste in questo settore. Può non essere un fenomeno diffuso, ma esiste.

Le condizioni di lavoro abusive non esistono nelle fabbriche di pesce di grandi dimensioni. Ma la stessa cosa non si può dire per le centinaia di piccoli capannoni peeling che forniscono i gamberetti a quelle grandi fabbriche.

Secondo i dati ufficiali, solo 150 su 700 operatori di pesce primari sono registrati presso il Ministero della pesca.

L'uso dei minori nel settore dei gamberetti è solo l'ultima preoccupazione internazionale circa il trattamento abusivo dei lavoratori migranti in Thailandia. Ed è tra i più facili da risolvere. Se il problema deriva da una mancanza di regolamentazione nel settore dei gamberetti, quindi impostare un sistema normativo adeguato.

La legge prevede inoltre che tutti i bambini del paese, Thai o non Thai, deve ricevere una istruzione gratuita obbligatoria. Se Samut Sakhon fosse in grado di dimostrare che può fornire l'istruzione a tutti i bambini immigrati, l'affermazione del lavoro minorile rapidamente sparirebbe.

Non sarà così facile con altri problemi che affliggono il settore della pesca, però. Essi comprendono traffico di esseri umani, il lavoro degli schiavi sulle barche da pesca, abusi fisici,  la confisca di documenti legali, e il problema perenne dell' estorsione da parte della polizia. E' l'incapacità della Thailandia di fornire la prova di un aumento degli sforzi per risolvere questi problemi che ha convinto il governo degli Stati Uniti ad inserire la Thailandia sul Tier 2 Watch List per tre anni consecutivi. Se la Thailandia retrocedesse al Tier 3, i rischi per il paese di fronte a una serie di misure di boicottaggio degli Stati Uniti sarebbero devastanti.

Al centro del maltrattamento dei lavoratori migranti provenienti da Myanmar è il pregiudizio etnico. Si percepiscono i lavoratori migranti come una minaccia alla sicurezza nazionale. E 'anche questo che rende la società menefreghsita agli abusi del lavoro e alle estorsioni incontrate dai lavoratori migranti.
Se le autorità non possono cambiare la loro mentalità per migliorare le condizioni di lavoro e il benessere dei lavoratori migranti, devono farlo per il paese di interesse, almeno. Al giorno d'oggi, la decisione del cliente se acquistare un prodotto è sempre più influenzata da problemi di diritti. Se la Thailandia vuole mantenere i suoi mercati di esportazione d'oltremare, le autorità di pesca e l'industria di esportazione devono modellarsi prima che sia troppo tardi.
tradotto da Erika D.T.
fonte: bangkokpost

mercoledì 10 ottobre 2012

Filippine: Questo villaggio è il paradiso per i ragazzi di strada



Israel, JR e Jun sono bambini che hanno bisogno di cure particolari, ma sono stati lasciati a se stessi, abbandonati, trascurati, anche abusati. La sede di adesso, ospita altri 75 bambini, è un luogo chiamato Villaggio Amor nella città settentrionale di Anao a Tarlac.
Il villaggio Amor è  stato pensato per essere un centro per i bambini di strada di Tarlac quando è stato concettualizzato e costruito nel 2008.
8.000 metri quadrati sono dormitori dei ragazzi e delle ragazze 'in grado di ospitare un totale di 80 bambini.
Il centro dispone di un edificio biblioteca, sala giochi, aula educazione speciale e sala psicologia e terapia. La zona pranzo e cucina si trovano in un altro edificio. C'è anche un campo coperto, una zona di mezzi di sussistenza, la formazione e sale per conferenze e gli uffici amministrativi.
I vasti terreni servono come area pic-nic. Il paese è sotto la supervisione del Dipartimento di previdenza sociale e lo sviluppo (DSWD) e il suo funzionamento è sovvenzionato dal governo di Tarlac.
Oggi, tuttavia, il Villaggio Amor ha cessato di essere solo per i bambini di strada. E 'diventato centro nazionale dei bambini che provengono da tutto il paese.
Rowena Apolto, un assistente sociale, dice che almeno il 60 per cento di coloro che sotto la loro cura probabilmente rimanere nel centro per il resto della loro vita.
Lei attribuisce questo a vari fattori, il più importante dei quali è la difficoltà a rintracciare i loro genitori e parenti e la impreparazione delle comunità ad accettare o  adottare bambini con bisogni speciali.
Almeno 28 bambini che soggiornano presso Village Amor hanno diversi gradi di ritardo mentale, cinque sono autistici, tre sono ciechi, quattro hanno paralisi cerebrale, sei hanno disabilità multiple, otto hanno disturbi convulsivi, e otto hanno Attention Deficit Hyperactivity Disorder (ADHD).
A volte, Amor Village offre anche un riparo per i minori in conflitto con la legge ed a quelli abusati nelle loro case.
Apolto dice che bambino  ha una storia unica. Alcuni sono stati portati al centro da altri centri di assistenza all'infanzia della DSWD o da istituzioni private.
Il centro ha messo in atto un sistema di gestione dei casi con interventi di assistenza sociale, come la consulenza, e il lavoro sul singolo caso per preparare il bambino al ricongiungimento familiare e la reintegrazione nella comunità.
"Ma ci sono casi in cui il ricongiungimento familiare non è fattibile. Anche se studiamo i loro casi e troviamo i loro genitori o parenti attraverso il miglior modo possibile, è diventato molto difficile [ ri-unirli alle loro famiglie]." (cit. Apolto)
In molte occasioni, lei dice che ripercorrono i passaggi e portano i bambini dove sono stati trovati per trovare i collegamenti, ma anche questo, funziona poco.
Dopo un po ', i bambini sono dichiarati abbandonati. " Quando chiediamo per loro sistemazioni e case permanenti, la comunità non è pronta ad adottare bambini come loro", dice.
Melba Vinluan, il capo centro, dice che hanno chiesto agli psicologi di valutare ogni bambino e sviluppare piani di trattamento individualizzati.
Per quanto riguarda i piani individualizzati, Apolto dice che i bambini che possono frequentare la scuola regolarmente vengono inviati a una vicina scuola pubblica. Un "responsabile- genitore" della casa, li porta ogni giorno e li recupera dopo le lezioni.
Per il resto, il centro offre l'opportunità per i bambini di imparare in un ambiente non formale. I genitori della casa forniscono servizi di educazione speciale ed utilizzano sistemi alternativi di apprendimento, in collaborazione con il Dipartimento della Pubblica Istruzione (DepEd) e alcune organizzazioni non governative.
"Guardiamo i loro interessi e li incoraggiamo a partecipare alle attività sulla base dei loro interessi e bisogni. In questo modo imparano a fare le cose, si instillano la responsabilità, l'autonomia e le abitudini di lavoro positivo ", dice Apolto.
Le attività formative sono equilibrate con ciò che il centro chiama "casa-vita dei servizi."
Vinluan dice che si tratta di attività con intento terapeutico e realizzate dai genitori /ruolo della casa (genitori fittizi che si prendono cura dei singoli bambini) potrebbe mettere alla prova la loro pazienza e dimostrare il loro amore, in quanto agiscono come genitori sostitutivi ai bambini.
Danny Espique è uno dei genitori Amor Village di casa ed è "papà Danny" di Israel, il suo reparto speciale. Israele è la più antica, la più lunga permanenza e più difficile da gestire tra i residenti del centro.
Durante le tendenze violente di Israel, ci vuole qualcuno come Espique per portarlo nella sua stanza di isolamento per evitare di ferire i bambini più piccoli.
Espique dice che non avrebbe mai pensato prima di diventare un genitore della casa. Il compito, dice, ha bisogno di molta pazienza in quanto questi sono bambini "diversi" e si ha la necessità di capire veramente loro.
Anche se il DSWD e il fondo governativo di Tarlac mantengono buona parte del villaggio, le donazioni per aumentare le forniture ai bambini così come la sponsorizzazione di attività per la riabilitazione, sono necessari, Vinluan dice.
da Inquirer News

domenica 26 agosto 2012

Vittime... del sistema



I bambini di strada possono essere senza abitazione perché provengono da famiglie povere o da villaggi rurali. La migrazione li spinge all’allontanamento dai propri luoghi per avvicinarsi alle aree urbane. In India molti bambini vengono abbandonati, soprattutto femmine ed è per questo motivo che ci sono molte bambine sulle strade. Gli orfani sono molti , ma anche intere famiglie con bimbi dormono per le strade, sui marciapiedi. Esposti ad agenti atmosferici di qualsiasi portata, senza istruzione, cure mediche e cibo, soffrono di abusi e dipendenze. Un bambino per le strade, è un bambino vulnerabile. Una vittima di chi non si occupa della loro vita…
di Erika De Toffol

sabato 25 agosto 2012

Terribile omicidio in Pakistan e la nostra indignazione verso gli organi di stampa.



Un bambino orfano di 14 anni - Suneel Masih - è stato brutalmente ucciso e mutilato a Faisalabad. E’ stato ritrovato in un luogo isolato due giorni dopo la sua scomparsa, senza lingua, naso ed orecchie, privato degli organi interni ( tra cui fegato e reni) e sfigurato con acido. Potrebbe essere s
tato vittima di trafficanti di organi. Asianews, riporta la notizia che non sarebbe nemmeno stata aperta un’inchiesta. La notizia trapela qui da noi in Italia, solo da testate cattoliche; il ragazzino era cristiano. Purtroppo, l’indignazione ci coglie, non perché sia stato cristiano, ma perché i nostri organi di stampa laici, non hanno nemmeno considerato la notizia. Le testate che hanno pubblicato gli articoli riferiti al caso hanno velatamente fatto intendere che si possa trattare di un omicidio a sfondo religioso… ora, senza nulla togliere alle credenze altrui, troviamo imbarazzante e fuori luogo azzardare ipotesi strumentali nei confronti di un bambino ucciso in questo modo. Tutte le testate riportano nel titolo: “orfano cristiano “ …. se non lo fosse stato ne avrebbero parlato ugualmente? ed ancora… “ comunità cristiana si sente insicura” . Nessun quotidiano ha messo in risalto la notizia. Dove inizia la libera informazione e dove termina la strumentalizzazione? Io penso solo che questo bambino è morto in modo atroce, privato degli organi , che sia stato cristiano o musulmano non fa proprio differenza. Era un bambino a cui hanno tolto la vita, orfano ed adottato ( non si capisce molto bene dagli articoli) da una comunità o da parenti presumibilmente che ne hanno fatto denuncia di scomparsa… E’ una vergogna che si speculi in questo modo sulla morte. Un bambino è sempre un bambino, siamo stufi di vedere articoli di parte e a-critici. Non sappiamo cosa sia successo è vero… ma sarebbe ora di iniziare a pensare con umanità e non per fazioni. E’ un abuso nell’abuso.
di Erika De Toffol & Sill

I link seguenti riportano le notizie originali, per correttezza li pubblichiamo, a voi farvi un'idea....
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/pakistan-pakistan-17607/

http://www.asianews.it/notizie-it/Faisalabad,-brutale-omicidio-di-un-14enne-cristiano:-corpo-smembrato-e-volto-sfigurato-25617.html

http://www.asca.it/news-Pakistan__ragazzo_cristiano_di_14_anni_brutalmente_assassinato-1189162-BRK.html

sembra che sia stato ucciso perchè cristiano....

venerdì 24 agosto 2012

La morte per mano di serial-killer



1999- Colombia: almeno 140 bambini di strada, tra gli otto ed i sedici anni, sono stati vittime tra il 1992 ed il 1999 in Colombia. Bambini di strada e di famiglie poverissim
e che vivevano sulla strada. Garavito, si travestiva, era camaleotico: assumeva identità che incutevano fiducia nei bambini, a volte faceva finta di essere un assistente umanitario, altre un mendicante altre ancora un disabile. Uccideva i bambini, colpevoli solo di non avere nessuno accanto a loro, con un machete, dopo averli violentati. L’opinione comune che si andò a formare, fu quella di una Bestia che si aggirava per le strade. L’omicida ha confessato 172 omicidi all’atto dell’arresto, ma gli investigatori credono che le vittime si aggirino intorno alle 200. Nessuno può con certezza stabilire quante effettivamente siano, perché nessuno ha cercato i bambini scomparsi; si pensa che anche oltre confine, in Ecuador molte sparizioni siano state opera sua. Incriminato dapprima a 856 anni di carcere, la pena fu poi commutata a 22 anni, perché in Colombia l’ergastolo è stimato a trent’anni e di più non si può stare in galera. Anche in Colombia vige poi la buona condotta… Pensando all’arresto ed alla condanna, Garavito potrebbe lasciare il carcere entro il 2021… ( senza sconti). Le sue dichiarazioni lasciano sgomenti: ha dichiarato che quando uscirà dal carcere vorrà aiutare i bambini che hanno subito abusi.
2010 – Indonesia: Baekuni alias Babe, 48 anni, ha ucciso almeno 7 bambini di strada e ne ha mutilati almeno 4. Necrofilo, pedofilo e con una sofferenza omosessuale, aveva vissuto anche lui l’infanzia nelle strade. Arif (6 anni), Adj (12 anni), Ardianshya (10 anni), Rio, Riki, Maulana Yusuf (tra i 9 ed i 12 anni) e Tom… le vittime che sono state trovate alle fermate dei bus, nello scarico dei mercati. Bambini che nessuno anche qui, come in Colombia, nessuno ha cercato. Bambini che non esistono, spariti e basta, sino al loro ritrovamento. Bambini inesistenti.
Quante persone come Babe o Garavito ci sono nelle strade? Difficile dirlo, ma Andreas Harsono consigliere indonesiano alla sede di New York di Human Rights Watch, sostiene che la maggior parte dei bambini di strada hanno subito abusi sessuali e che in relazione al caso Babe, ci siano molte altre altre persone che sono killer seriali di bambini di strada. “ Sette ed otto anni, già abusati, un grosso problema in un luogo affollato come Java che ha circa 235 milioni di abistanti” Frans Hendra Winarta ( presidente degli avvocati associati indonesiani) riferisce che la polizia lotto contro la corruzzione ma non contro gli abusi ai minori e sui loro omicidi. Le condizioni economiche del paese, non mettono in condizione di lavorare equamente gli organi di polizia, se si è ricchi, allora c’è la possibilità di avere l’apertura di un’indagine. “ Che tu sia ricco o povero, si deve pagare la polizia, altrimenti non si nota. Questo è il problema di questo Paese”.
Figurarsi se dei bambini in mezzo alla strada possono interessare la polizia; non hanno soldi nemmeno per loro!
di Erika De Toffol

Firmato memorandum di prevenzione e di intesa in Cambogia.

I villaggi rurali e le città tra le varie province rurali della Cambogia devono essere molto meglio equipaggiati per affrontare il turismo sessuale, secondo la o
rganizzazione umanitaria World Vision . Il Ministero del Turismo e World Vision Cambogia ieri mattina hanno firmato un memorandum d'intesa, un segno tangibile, hanno detto, della loro partnership per combattere lo sfruttamento sessuale dei bambini nel settore del turismo della Cambogia. Il responsabile regionale del programma World Vision Aarti Kapoor, ha detto al Post che lo sfruttamento sessuale è endemico nelle periferie del paese. "Parte della nostra campagna sarà quello di arruolare bambini membri della commissione di sicurezza da ogni provincia del paese, per diffondere il messaggio, e anche per essere vigili circa dove ci sono vulnerabilità, se residenti in queste aree devono sapere dove ci può essere un orfanotrofio o un bordello, c'è bisogno di monitorare, "ha detto. Ha evidenziato che i bambini vulnerabili in orfanotrofi non regolamentate possono essere vittime di turismo sessuale. Hor Sarun, presidente della commissione Sicurezza del Turismo per il Bambino, ha detto che questo programma è stato il primo del suo genere a causa delle dimensioni della formazione e dell'istruzione che ha fornito visti i "luoghi di vasta portata". Ha detto che la Cambogia ha visto un afflusso di due milioni di turisti nel 2011 e ha visto quasi 100 casi di molestie sessuali a bambini da parte di stranieri. Ha detto che la maggior parte dei bambini che soffrono di abusi sessuali da parte di stranieri sono bambini - maschi e femmine -. che vendono souvenir sulla spiaggia e nei resort . Eric Meldrum, direttore delle operazioni per l'anti-traffico di esseri umani e lo sfruttamento del gruppo Sisha , ha detto che mentre i turisti sessuali stranieri sono rimasti un problema in Cambogia, di maggiore preoccupazione era la marea di uomini Khmer che hanno sesso con bambini, in particolare vergini. "Io apprezzo che la Cambogia ha ancora l'immagine di essere un luogo in cui i pedofili stranieri vengonoe quindi le colpe sono date ad altri, ma c'è bisogno di prendere di mira la massiccia quantità di delinquenti khmer ", ha detto.

Erika De Toffol

martedì 21 agosto 2012

Sri Lanka: nel 2011 oltre settemila denunce di abusi



Sono state settemila le vittime di abuso dichiarate – compreso abusi sessuali familiari e da persone di loro conoscenza- nello Sri Lanka. Il paese ha una linea telefonica specifica per gli abusi ai minori, un numero verde, che ha accolto e verificato le denunce pervenute. Si è pensato, durante le indagini che anche uomini politici potessero essere coinvolti negli abusi, ma ( chissà come mai) non è stato trovato un riscontro.  Gli stupri avvengono anche da parte di fidanzatini  di giovani ragazze: si leggono casi di ragazze di 15 anni allontanate dalle zone del centro e violentate. Le  leggi non sono abbastanza dure in Sri Lanka per fronteggiare il problema, le donne ed i bambini sono ancora troppo deboli e non hanno voce in capitolo… tranne che per chiamare il numero verde…
di Erika De Toffol

lunedì 20 agosto 2012

El Salvador, la triste realtà dei bambini di strada


Le cause del fenomeno, sono da ricercare come sempre nell’abbandono da parte delle famiglie che vivono in condizioni estreme. Molti dei bambini sono orfani oppure vengono abbandonati dalle madri che si prostituiscono. La povertà è un altro fattore. Alcuni bambini decidono autonomamente di abbandonare le loro abitazioni perché vivono costanti abusi ed umiliazioni da parte di chi dovrebbe amarli.  Genitori che sono dipendenti da droghe ed alcool che abusano fisicamente dei propri figli. In queste condizioni, un bambino è messo nelle condizioni di affrontare le proprie paure ed abbandonare la propria casa, vivendo al freddo, sotto la pioggia, rischiando continuamente ed esponendosi a malattie, solitudine, indifferenza, mancanza di protezione; preferiscono sopravvivere in questo modo piuttosto che vedere l’amore che non c’è intorno a loro. Vivendo per le strade i bambini sono vulnerabili allo sfruttamento. San Salvador, ricca di parchi urbani e suburbani (Plaza del Trovador, San José e Hula Hula e Celis) e di un mercato centrale, offre così ai bambini dei luoghi dove permanere. Affamati, ansiosi di drogarsi per non setire fame e freddo ( mancanza d’amore), i commercianti approfittano della situazione. Portano spazzatura, puliscono pavimenti , effettuano scarico merci… tutto in cambio di pochissimo denaro. A volte i bambini cercano di autogestirsi, raccontando barzellette ed improvvisandosi giocolieri sugli autobus, per avere denaro in più. L’accattonaggio è un’altra delle cose che svolgono per trovare soldi, ma anche rubare cibo al mercato è frequente. La polizia in El Salvador, in anni passati, non era molto blanda nella persecuzione di reati di questo tipo, effettuati da bambini di strada: quando li prendevano li trattavano come adulti ed infliggevano loro punizioni pesanti, a volte provocando anche la morte di alcuni di essi. Non esiste difesa legale. Le bambine, sovente,  si prostituiscono. Purtroppo gli introiti dei lavori ( più o meno leciti) fatti dai bambini, saranno investiti in droghe…
Colla e crack sono le droghe più usate. E’ una situazione che ha del paradossale perché se da una parte i bambini cercano con l’uso delle droghe di scappare dalla realtà che stanno vivendo, le droghe permettono loro di stare svegli la notte per affrontare i pericoli che potrebbero presentarsi. Dati i costi delle droghe consumate, la maggior dei bambini parte usa la colla, che ha effetti diretti anche sullo stato di malnutrizione: nel momento in cui subentra una dipendenza, i bambini invece del cibo, tenderanno ad acquistare la droga. La dipendenza fisica e psicologica dalla droga li induce a fare cose che non avrebbero mai fatto: prostituzione e violenze… inoltre sono più facilmente sfruttabili  e la loro aspettativa di vita diminuisce.  Le condizioni igienico-sanitarie dei bambini di strada sono terribili. Non hanno abitudini igieniche e questo influisce molto sulla loro salute. Principalmente ci sono due aree di situazione sanitaria a rischio: le malattie a trasmissione sessuale (includono pediculosi del pube e condilomi, herpes, gonorrea, l'epatite B, la scabbia, e funghi in piedi, hiv e sifilide)  e le malattia portate dalle droghe che consumano (mal di testa, vertigini, euforia ,acuta  atassia del cervelletto, encefalopatia grave, complicazioni di reni e morte, presumibilmente a causa di aritmie cardiache. L’ abuso cronico di questo farmaco porta ad una caratteristica sindrome neurologica: il toluene attacca il sistema nervoso centrale, l’ n-esano attacca il sistema nervoso periferico. Allo stesso tempo, questa colla copre i polmoni dei bambini, rendendo molto difficile la respirazione a causa del peso che mette sui polmoni; la loro capacità di respirazione diminuisce, sino a causare emorragia polmonare.
di Erika De Toffol

I diritti richiesti dal Movimento africano dei bambini ed adolescenti lavoratori



Il Movimento Africano dei Bambini e Adolescenti Lavoratori e ragazzi (MAEJT è una rete di associazioni di bambini lavoratori provenienti da 20 paesi africani. Lo scopo dell'organizzazione (guidata da bambini) è quello di proteggere i minori che lavorano , attraverso la costituzione di società che diano benefici locali, campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e neg
oziazione con le autorità politiche. Il movimento ha un bollettino dal titolo Lettre de la rue e nel 1999 ha pubblicato il libro Voix des enfants d'Afrique ("Voce dei bambini d'Africa"), che è stato tradotto in diverse lingue.
Il movimento è stato formalmente creato nel luglio 1994 a Bouaké (Costa d'Avorio), dove si è tenuto il primo incontro internazionale ed è stata presentata una lista di 12 diritti prioritari dei bambini che lavorano.
“Tutti i bambini africani, devono nascere e crescere in buone condizioni, e godere dei loro pieni diritti a prosperare, mentre allo stesso tempo aiutano le loro comunità a svilupparsi armoniosamente, in pace e in un ambiente favorevole.
Priorità diritti:
Il diritto di essere rispettati
Il diritto di essere formati ad una professione
Il diritto di rimanere nel villaggio (non eseguire la migrazione)
Il diritto di lavorare in un ambiente sicuro
Il diritto a un lavoro leggero e limitato
Il diritto alla malattia
Il diritto di essere ascoltati
Il diritto alla salute
Il diritto di imparare a leggere e scrivere
Il diritto di giocare
Il diritto di espressione di sé e alle organizzazioni di forma
Il diritto alla equa assistenza legale, in caso di difficoltà.
--Eri--

domenica 19 agosto 2012

Vietnam street children, numeri reali?


Il numero dei bambini di strada in Vietnam si è ridotto da 21.000 (2003) a 8.000 (2007). A livello locale, i numeri sono scesi da 1.507 a 113 in Hanoi, e da 8507 a 794 ad Ho Chi Minh City (dati Street Educator's Club). In questo intervallo, tuttavia, il numero di bambini migranti all'estero è aumentato, il che fa sospettare un possibile legame tra i fattori di diminuzione della loro presenza. Queste cifre, inoltre, non possono essere confermate per il significato del termine "bambini di strada" che è variabile, ogni paese lo interpreta in modo leggermente diverso. Alcuni esperti parlano di diverse "classi" all'interno della categoria generale dei bambini di strada nel contesto del Vietnam: "I bambini che sono scappati da casa o che sono senza casa e dormeno per strada, i bambini che dormono per strada con la famiglia o un tutore, i bambini che hanno una famiglia o tutore e che di solito dormono in una casa ma lavorano in strada, immigrati che affittano camere da condividere con altri bambini che lavorano e per il lavoro forzato.
di Erika De Toffol
CREDITS : Children of the street in Cantho in the Mekong Delta.
René Timmermans Photography - http://renetimmermans.photoshelter.com

Bambine discriminate, piccole donne sottomesse


Nel mondo, la discriminazione di genere si presenta sotto diversi profili. Le femmine in genere lavorano di più dei loro fratelli ed in condizioni più dure. In molti luoghi le bambine iniziano a lavorare dai sei anni di età, specialmente in ambito domestico: sono incaricate di andare a prendere l’acqua, si occupano dei campi con tutte le mansioni che ci sono da fare, cucinano, ra
ccolgono legna da ardere… insomma, lavorano.; non solo in casa loro, ma anche in casa di altri come domestiche., spesso badando ai figli dei loro padroni…In africa ed in Asia. il rapporto orario lavorativo, rispetto ai maschi è di sei ore ( in media) contro tre… Due terzi degli analfabeti al mondo, sono rappresentati da femmine, almeno 130 milioni di donne hanno subito mutilazioni genitali ed almeno due milioni all’anno sono le bambine che subiscono questa barbarie.
Secondo l’Unicef circa un milione e mezzo di bambine muoiono ogni anno solo perché di sesso femminile. Nelle famiglie povere le bimbe vengono allattate meno e non hanno accesso alle cure mediche come i fratelli maschi.
Una violenza contro le donne che molti chiamano culturale, ma che di cultura non ha nulla, al contrario solo tanta ignoranza. Le donne in alcuni posti del mondo, mandano avanti non solo la famiglia, ma sono le donne che danno la vita anche nelle situazioni più inospitali e dure. La violenza contro le donne, inizia già dalle bambine, le donne del futuro…
di Erika De Toffol

sabato 18 agosto 2012

Una speranza per i bambini di strada arrivati in Italia




Egiziani, kossovari, afghani e marocchini… sono circa una cinquantina i bambini di strada che hanno trovato tanto affetto e cure negli alloggi della Fondazione Fratelli di San Francesco a Milano. La struttura ospitava papà separati, che non potendo disporre delle necessità economiche per pagarsi un affitto o avere un’abitazione stabile si sono rivolti a padre Clemente che li ha ospitati. Incredibile quello che è avvenuto. I bambini hanno trovato un ambiente amorevole ed adulti che li fanno  giocare, li fanno stare bene! Un’unica grande famiglia ( quella che i bambini non hanno avuto) che convive e fa del bene. Inizialmente i bambini erano ospitati presso il dormitorio di via Saponaro che è un ambiente decisamente troppo ostico per dei bambini… padre Clemente ha cercato una soluzione che potesse essere all’altezza della situazione per questi bimbi.  Gli abitanti del quartiere, hanno avuto perplessità sulla struttura di via Calvino…. ( chissà come mai?... come mai tanto interesse per dei bambini figli di nessuno? … ah.. povera Italia) . La risposta che ha dato padre Clemente è stata chiara e secondo me anche significativa: «Noi non nascondiamo niente e nessuno. Non è una nostra abitudine, e credo che la città lo sappia. L'edificio lo paghiamo con un oneroso mutuo, l'ostello è gestito da una cooperativa che ci garantisce un'attività di ricezione seria e scrupolosa, mentre i due restanti piani sono direttamente governati da noi. Operatori, mediatori, educatori e volontari. Non abbiamo naturalmente le soluzioni per i problemi del mondo e per i drammi individuali. Una cosa sola noi dobbiamo fare: aiutare e offrire una speranza. Quando vediamo i papà trattare i ragazzini come fossero figli loro, be', siamo contenti».
….. a voi pensare a quanta cattiveria c’è nei perbenisti nostri conterranei….
di Erika De Toffol

Il lavoro minorile è necessario per lo sviluppo e la crescita economica?



A sostegno della teoria, non esistono prove che i bambini con il loro lavoro diano un contributo consistente all’economia ed allo sviluppo, anzi, storicamente è dimostrato il contrario perché, con l’eliminazione del lavoro minorile e l’introduzione dell’istruzione “universale” i paesi hanno avuto una crescita economica ( si pensi ad esempio all’Inghilterra nel post-rivoluzione industriale, per citarne uno). La vera chiave di svolta nella situazione dello sfruttamento minorile, oggi, è identificata proprio con l’istruzione; i paesi che non offrono  giuste ed eque possibilità di istruzione e frequenza scolastica, sono destinati alla povertà ed a non cambiare la loro situazione, che invece sarà sempre peggiore.  246 milioni tra i cinque ed i diciassette anni di bambini che lavorano a cui è negata l’istruzione oppure data in modo parziale, ma non necessaria. Come possono dei bambini, anche così piccoli, lavorare ed impegnarsi nello studio? Il capitale umano viene azzerato con il lavoro minorile e con il lavoro nelle sue forme peggiori di sfruttamento. La formazione dei bambini, ha nei casi in cui è stata adottata portato una rapida crescita economica nei paesi che si sono prodigati a farsene carico. La Corea a d esempio e molti paesi in Asia hanno ampiamente dimostrato che si può… basta volerlo…
di Erika De Toffol


Nicaragua, abusi sessuali e stupri

Due terzi delle denunce presentate nel 2011 riguardano minori di 17 anni,
Il governo nicaraguense non ha adottato né misure efficaci per combattere il fenomeno dilagante ne ha fornito cure adeguate ( sostegno psicologico e protezione) alle vittime.
La storia di Lucia, una quindicenne rapita ed abusata sessualmente da un vicino di casa- che ci perviene dal rapporto Amnesty International 2011- mette palesement
e in evidenza che la polizia non lavora celeremente ed adeguatamente nel risolvere i casi di abuso sessuale verso i minori. Lucia ha passato tre mesi con il suo aguzzino prima di essere ritrovata. Il suo stupratore non solo non era stato arrestato dopo mesi di latitanza, ma aveva anche fatto intimidazioni e minacciato Lucia ed il suo tutore. Nessuno aveva fornito protezione a Lucia.
Nonostante gli appelli per la tutela dell’infanzia delle Nazioni Unite, nulla è stato fatto. La violenza ai minori è molto frequente come detto, inoltre il Nicaragua vieta ogni forma di aborto ( anche correttivo). Queste bambine, già violentate ed abusate, se sopravvivono sono quindi obbligate se incinte, a portare a termine la gravidanza anche se in età molto giovane, rischiando quindi la loro vita.
Sole, abbandonate e stigmatizzate… dalla famiglia e dalla società, compreso la scuola in taluni casi.
di Erika De Toffol

giovedì 16 agosto 2012

Mani piccole, precise e sotto-costo.




E’ ipotesi comune che i bambini in certi ambienti lavorativi, vengano assunti perché hanno le dita agili e vengono sottopagati. In realtà, molte volte il sistema impone loro determinati lavori, poiché provengono da famiglie che hanno sempre tradizionalmente lavorato in certi settori. Lavori comunemente associati al preconcetto delle dita agili sono ad esempio quelli che concernono l’industria dei tappeti. Non è così: raramente i tappeti a mano vengono annodati da bambini soli… anzi su ricerche effettuate (Ilo) su 2000 lavoratori/tessitori bambini, il risultato ha posto in evidenza che solitamente sono gli adulti impiegati, a fare il lavoro di precisione. Per quanto riguarda il prezzo pagato per le loro prestazioni, c’è invece molto da dire… sicuramente le bambine vengono pagate meno dei maschi, le condizioni di lavoro sono sempre pessime e senza protezione, le sostanze che vengono inalate sono nocive per i polmoni a lungo termine ed inoltre, la condizione è fondamentalmente quella di schiavitù. I bambini vengono dati ai proprietari delle attività come saldi di debiti o come una speranza di vita migliore… non solo per la famiglia, ma per loro stessi. Sicuramente i bambini non vivono come dovrebbero… l’istruzione è sempre sottovalutata e i danni provocati dalle ore di lavoro associate ad una scarsa alimentazione e principi nutritivi, oltre che alle forme di coercizione e maltrattamenti, rendono questi bimbi piccoli schiavi al servizio di gente senza scrupoli e consumatori poco attenti…
di Erika De Toffol

martedì 14 agosto 2012

Niger: bambini di strada ed istruzione coranica




Secondo la definizione classica il bambino di strada vive e lavora in strada mentre, il bambino nella strada ha un luogo dove tornare a dormire la notte ma passa la maggior parte della sua giornata sulla strada.
Ciò che accade in Niger è davvero particolare: a Niamey, le strade pullulano di bambini che chiedono l’elemosina tutto il giorno e si spostano in piccoli gruppi. Sino a qui nulla sembrerebbe diverso dalle realtà di altri Paesi nel mondo, invece, qui molti bambini che stanno sulla strada sono bambini della scuola coranica. Conosciuti come “bambini talebani” , hanno tra gli otto ed i sedici anni e vengono affidati dalle loro famiglie ad un Marabou – una sorta di maestro privato – affinchè ricevano istruzione ed una formazione coranica.
Per una famiglia è un’importante vantaggio affidare i propri figli ad un marabou , ma purtroppo esistono anche i falsi insegnanti che approfittano delle condizioni di povertà delle famiglie per lucrare sui bambini.Tutto sembra perfetto sino a quando i bimbi iniziano a vivere a casa “dell’insegnante”: non viene dato loro cibo, vengono puniti anche corporalmente e vengono mandati nelle strade a chiedere elemosina per pagare la propria sussistenza e mantenere il marabou e la scuola coranica…
.. e così i bambini che in teoria avrebbero dovuto ricevere un’educazione ed un’istruzione si ritrovano per le strade, come bambini di strada; non sono molto diversi a vederli, dai bimbi che non hanno un luogo dove dormire. La vita è dura per entrambi i gruppi, la differenza in fondo consiste solo nell’avere o meno un luogo chiuso dove tornare alla sera e nelle violenze che comunque debbono sopportare dal finto marabou. Anche i piccoli “talebani” raccimolano cibo per le strade, fanno gruppo vicino a ristoranti e luoghi di aggregazione e nonostante abbiano una famiglia, molti non la riabbracciano più…
di Erika De Toffol