martedì 30 aprile 2013

Uganda, la triste condizione dei bambini di strada



Secondo una stima l'Uganda ha circa 10.000 bambini di strada e Kampala è un triste raggruppamento di questi bimbi. Per un paese descritto come Perla d'Africa, le pratiche socio-culturali messe in atto, fanno in modo che i bambini, nessun bambino vorrebbe viverci..
Immaginiamo uno qualsiasi dei semafori di Kampala, dove uno stop richiama bambini in un attimo. Bambini trasandati, sporchi, deprivati dell'affetto genitoriale, che chiedono con le loro mani elemosina. Si aggrappano alle macchine ferme e spesso sono in coppia ( un bimbo un po più grande spesso porta in braccio o per mano un bimbo più piccolo). La società li criminalizza e le persone provano un misto di irritazione e pietà. Pietà... un bambino non dovrebbe mai fare pietà, un bambino non dovrebbe vivere in strada. La pericolosità a cui sono esposti è alta e la loro vulnerabilità anche. Non hanno accesso ai loro diritti fondamentali ( istruzione, cibo ed un tetto), spesso vengono abusati sessualmente, fatti lavorare da persone senza scrupoli e per la criminalità organizzata, vengono trafficati, vengono a contatto con droghe ( ed il loro abuso). A tutto questo si aggiunge il pregiudizio di chi li circonda, la così detta brava gente... Nessun bambino merita trattamenti degradanti, discriminatori, de-umanizzanti. Forse non servirà a nulla, è vero, ma l'informazione e la sensibilizzazione, sono importanti. Sono le piccole gocce che formano gli oceani
(Erika D.T)








venerdì 26 aprile 2013

Mamma indonesiana aiuta i bambini di strada a trovare la loro nuova vita


Gilang Wahyu Priyana, 13 anni, ha vissuto in strada per oltre un anno praticando l'accattonaggio, cantando per strada e lavorando in una fabbrica di abbigliamento.
Era uno dei 4,5 milioni di bambini di strada in Indonesia nel 2012, secondo le statistiche del bureau indonesiano
Priyana e suo fratello hanno abbandonato la scuola ed hanno lavorato per le strade perché i loro genitori non potevano permettersi il lusso dell'istruzione: lavoravano come spazzini. Quattro anni fa,però, Nur Yanto, un ex ragazzo di strada, li presentò a Ian Handayani. Handayani ha offerto loro alloggio in casa sua con la sua famiglia e promise loro un' educazione.
Gilang rimase con la famiglia di Handayani ed ebbe accesso allo studio,  ora al secondo grado di scuola media. Dopo la scuola Handayani  insegna a lui e ad altri tre figli che vivono in casa sua alcune competenze di base, tra cui il cucito e la conoscenza dell'agricoltura. Handayani, che aveva due figli suoi, ha iniziato il suo lavoro per aiutare i bambini di strada nel 2008. Ha lasciato il suo lavoro con una organizzazione non governativa e ha deciso di rimanere a casa a crescere i suoi figli.
Ha dichiarato che non era facile avvicinarsi ai bambini di strada, spesso venuti a contatto con violenza e droga.

(Ina Hanadayani):
"Lo stigma sociale che i bambini di strada subiscono è in grado di ostacolare il tentativo di recuperarli. Sono come gli altri bambini, siamo in grado di educarli."

La povertà non è l'unica ragione del numero crescente di bambini di strada in Indonesia.

Christina Parwati, Responsabile Domore:
"Questi bambini emarginati sono finiti in strada soprattutto perché hanno sperimentato l'abuso fisico o mentale dai loro poveri genitori."

Parwati ha detto che l'organizzazione stava cercando di ridurre il numero di bambini di strada in città, dove ha stimato che ce ne sono più di 500 fino all'età di 17 anni. Si cerca di dare l'istruzione di base ai bambini ed inoltre un aiuto psichiatrico per i bambini vittime di abusi. Handayani, 37anni, ha detto che la cura dei bambini non è stata facile. Ha aiutato circa 23 bambini di strada a trovare una nuova vita. Dopo aver lasciato le sue cura alcuni hanno trovato lavoro in agricoltura o con i produttori di abbigliamento, altri in ristoranti e saloni di bellezza o come sarti in boutique.

Con l'aiuto di donazioni private e alcune aziende spende 3-4 milioni di rupie ($ 300 - $ 400) al mese per l'istruzione dei bambini e per corsi di formazione professionale. Lei li aiuterà fino liceo. Per chi vuole andare al college o università cercherà di ottenere borse di studio.

Handayani può ospitare fino a quattro bambini contemporaneamente.

Nonostante il successo di Handayani, sei dei suoi bambini di strada che vivevano con lei hanno continuato la loro vita: tre ragazzi sono tornati in piazza e altre tre ragazze lavorano come prostitute.

Dice che il suo obiettivo è quello di educare i bambini di strada, dando loro più opzioni e possibilità  di quelle che  avevano i loro genitori.
tradotto da Erika D.T.
fonte: http://ntdtv.org/en/news/world/asia/2013-04-24/indonesian-mum-helps-street-children-find-new-lives.html

Samsung ammette l'uso di stagno estratto da minori.

Samsung, gigante della telefonia mobile ed elettronica, ha ammesso di avere fatto uso di stagno proveniente dall'isola di Bangku in Indonesia.
Lo sfruttamento nella miniera provoca oltre 150 morti l'anno ed un forte inquinamento ambientale. Le miniere di Belitung e Bangku, forniscono circa il 90% dello stagno indonesiano ed il lavoro non regolamentato permette un ampio sfruttamento di lavoro minorile. Oltre ai minori ed i lavoratori adulti, ne risentono la barriera corallina e le foreste. A questo proposito Samsung ha deciso di avviare un'indagine per tracciare la provenienza dello stagno che impiega nei propri tablet e smartphone. Al contrario di Samsung, Apple non ha ad oggi, ammesso di approvigionarsi di stagno dalle stesse zone.
Erika D.T.

Lavoro minorile ed abusi sessuali

Il lavoro minorile è un problema mondiale, ma colpisce soprattutto i bambini nei paesi in via di sviluppo. Il lavoro minorile è caratterizzato da un lavoro a tempo pieno in età troppo precoce, e troppe ore trascorse lavorando. Il lavoro spesso provoca stress fisico, sociale o psicologico indebito, ostacola l'accesso all'istruzione, e può essere dannoso per lo sviluppo sociale e psicologico. Il Programma di monitoraggio dell'informazione statistica OIL e sul Lavoro Minorile recentemente ha stimato che 211 milioni di bambini, o il 18 per cento dei bambini di età compresa tra 5-14, sono in tutto il mondo economicamente attivi. Il 60 per cento di questi bambini lavoratori vivono in Asia, e il 23 per cento vive nell' Africa sub-sahariana. I bambini economicamente più attivi sono impiegati in agricoltura. I tassi complessivi di pedofilia sono più elevati nelle regioni caratterizzate da una maggiore percentuale di famiglie a basso reddito e nelle regioni con alti tassi di disoccupazione.
(fonte dati: http://pakobserver.net)
Erika D.T.