
Bambini di undici anni che raccolgono foglie di tabacco, per lunghe ore, sotto il sole e con un caldo soffocante; costantemente esposti al rischio di intossicazione perchè il tabacco che maneggiano - senza guanti - viene assorbito dalla loro pelle ed entra in circolo, provocando vomito, svenimenti e diarrea. Come in tutte le catene lavorative del mondo che sfruttano lavoro minorile, anche qui, ci troviamo di fronte a gente che ha sub-appalti da grandi aziende estere. Il tabacco in questo caso, alimenta gli interessi della British American Tobacco, che per l'appunto produce diverse e note marche di sigarette ( già citate nel titolo).
L'Indonesia è uno dei pochi stati che hanno rifiutato di firmare l'accordo delle Nazioni Unite per il controllo del tabacco, non ci sono limitazioni d'età per la vendita e i bambini che iniziano a fumare tra i cinque ed i nove anni, sono aumentati di circa sette volte. La pubblicità è massiccia e nessuno fa nulla per fermare il problema. Dalla parte sua, come tutte le multinazionali coinvolte nei recenti scandali sul lavoro minorile, la British American Tobacco (BAT), smentisce categoricamente di essere a conoscenza dell'impiego di bambini all'interno delle proprie filiere... e caso strano... non è nemmeno riuscita a fare sopraluoghi nelle fattorie interessate: dicono di non essere a conoscenza di dove si trovino!!!
di Erika De Toffol
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