sabato 11 agosto 2012

Sfruttamento sessuale dei minori in Costa d’Avorio

LAVORO MINORILE


La situazione di protezione e prevenzione dello sfruttamento minorile e del traffico di minori a scopo sessuale-commerciale, in Costa d’Avorio non gode di adeguate misure atte a contrastare il fenomeno. Le vittime del business hanno tra i dieci ed i ventuno anni. Vengono trafficati spesso da altri paesi ( Ghana, Mali, Nigeria, Li
beria). Sono molti anche gli studenti che si prostituiscono per portare reddito alle proprie famiglie. La rete di prostituzione minorile è organizzata soprattutto in città come Daloa e San Pedro dove i bambini sono sottomessi dagli sfruttatori che li obbligano ad avere rapporti con i clienti… clienti che provengono anche dal turismo sessuale. Molti posti sono citati da uno dei documenti Ecpat tra i quali: Abidjan, Bassam, San Pedro. Alcuni rapporti indicano che bambini tra i dieci ed i quattordici anni vengono impiegati in club che offrono servizi di massaggi ( erotici). Programmi specifici nazionali non ne esistono, alcune Ong hanno provato a sensibilizzare – per quanto possibile – sulla violenza sessuale, l’HIV, la pedofilia ed i matrimonio precoce e forzato. L’infanzia viene purtroppo protetta solo sulla carta; l’articolo 378 del c.p. ad esempio vieta i matrimoni forzati al di sotto dei 18 anni, ma i bambini vengono fatti sposare per lucro e convenienza. Oltre alla piaga del lavoro che infligge i bambini nelle piantagioni di cacao, in Costa d’ Avorio esiste anche lo sfruttamento lucrativo sessuale. Deve finire tutto questo! Non è possibile che nessuno faccia nulla in difesa dei bambini.
di Erika De Toffol

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