venerdì 3 agosto 2012

ABUSI AI MINORI

CAMBOGIA, IL TURISMO SESSUALE ED I BAMBINI CHE SI VENDONO PER DUE DOLLARI C’è un paradiso in Cambogia, Sihanoukville, dove i pedofili vanno a caccia di prede. Le prede sono i bambini, in genere ambulanti che si vendono per 2 dollari ( cifre riferibili all’anno 2009). In questo paradiso turistico dove il mare e le spiagge sono contornate da una rigogliosa natura, purtroppo la piaga della pedofilia internazionale è una realtà squallida. Le famiglie più povere sono al centro degli interessi dei pedofili che arrivano a Sihanoukville: si guadagnano la stima dei genitori, fanno loro regali, ne guadagnano la fiducia, così può capitare che le famiglie stesse affittino i propri figli tutto compreso al turista “benefattore” di turno ed una volta a conoscenza della violenza subita dai propri figli, le testimonianze si fanno difficoltose; come si può testimoniare contro chi ha “in fondo” fatto del bene per la famiglia? . La legge qui è meno sentita rispetto a Phnom Penh ( la capitale): non c’è dimestichezza con le leggi del 2008 che hanno stabilito pene fino a 10 anni per chi abusa di un minore e la corruzione di agenti è facile, considerando che gli stipendi si aggirano sui 30 dollari mensili. Sono recenti le cronache di come il re in persona abbia dato la libertà ad un pedofilo russo, costruttore di un impero turistico nel paese. La Cambogia ha aderito alla Carta dei diritti dell’infanzia il 15 ottobre 1992 e la sua entrata in vigore risale al 14 novembre 1992. di Erika De Toffol

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