sabato 18 agosto 2012

Il lavoro minorile è necessario per lo sviluppo e la crescita economica?



A sostegno della teoria, non esistono prove che i bambini con il loro lavoro diano un contributo consistente all’economia ed allo sviluppo, anzi, storicamente è dimostrato il contrario perché, con l’eliminazione del lavoro minorile e l’introduzione dell’istruzione “universale” i paesi hanno avuto una crescita economica ( si pensi ad esempio all’Inghilterra nel post-rivoluzione industriale, per citarne uno). La vera chiave di svolta nella situazione dello sfruttamento minorile, oggi, è identificata proprio con l’istruzione; i paesi che non offrono  giuste ed eque possibilità di istruzione e frequenza scolastica, sono destinati alla povertà ed a non cambiare la loro situazione, che invece sarà sempre peggiore.  246 milioni tra i cinque ed i diciassette anni di bambini che lavorano a cui è negata l’istruzione oppure data in modo parziale, ma non necessaria. Come possono dei bambini, anche così piccoli, lavorare ed impegnarsi nello studio? Il capitale umano viene azzerato con il lavoro minorile e con il lavoro nelle sue forme peggiori di sfruttamento. La formazione dei bambini, ha nei casi in cui è stata adottata portato una rapida crescita economica nei paesi che si sono prodigati a farsene carico. La Corea a d esempio e molti paesi in Asia hanno ampiamente dimostrato che si può… basta volerlo…
di Erika De Toffol


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