sabato 4 agosto 2012

ABUSI AI MINORI

Correva l’anno 1977 quando il film Padre padrone dei fratelli Taviani portò al grande pubblico la realtà degli abusi all’infanzia verso un piccolo pastore sardo, costretto ad abbandonare la scuola per lavorare, situazione che ancora oggi è presente in molti paesi del mondo ( secondo i nostri preconcetti) in cui la povertà la fa da padrona. La tristissima realtà invece è che non è così… anche nella civilissima Italia assistiamo impotenti, o forse solo distaccati e quindi facciamo finta di nulla, a situazioni che parlano e fanno respirare il degrado umano. Non siamo in Sardegna, terra di pastorizia per eccellenza, ma a Viterbo. Due sorelle di tredici e quattordici anni sono state costrette a lavorare nei campi ed accudire un gregge di 100 pecore già da diverso tempo. Le loro mansioni erano totali: dall’accudire il gregge sino a trasportare taniche di acqua da 50 lt. Alcuni si chiederanno o penseranno : - Un po di lavoro non ha mai fatto male a nessuno! Invece anche in questo caso, i risvolti legati all’attività delle ragazzine sono tutt’altro che educativi: non era stare in mezzo alla natura ed un riscoprire le origini della pastorizia, ma vero e proprio sfruttamento, schiavitù. Le bambine non potevano lamentarsi e se lo facevano, partivano le percosse-anche con ganci di ferro, cric del trattore e chiavi inglesi ( cit. Repubblica). Un adre che ha anche in almeno un’occasione ad investire una delle sue figlie. Poi, le botte: calci al basso ventre, pugni, calci allo stomaco sino a provocarne alcune volte anche lo svenimento. La madre? Stessa sorte, ogni qualvolta il marito fosse stato nervoso, anche per lei erano violenze sia fisiche che psicologiche. Ora è gravemente malata e per questo è stata risparmiata ultimamente dai trattamenti abusanti del marito. Queste due ragazzine hanno vissuto un inferno da cui sarà molto difficile uscire; non hanno vissuto la loro infanzia con spensieratezza e gaudio, le loro gite mattutine in campagna erano solo finalizzate alla violenza. Violenza che da un padre, in questi termini ed in queste circostanze, pochi accettano ma molti sottaciono… Un padre di trentasette anni che è anche indagato per un incendio appiccato nei terreni adiacenti la masseria dove abusava delle sue figlie. Un metodo “educativo” a quanto rilasciato: voleva fare vedere alle bambine come si allontanano i lupi dal gregge… peccato che il lupo era proprio lui, e le bambine non lo hanno allontanato. di Erika De Toffol

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