martedì 4 dicembre 2012

Schiavitù minorile, una macchia sul passato abolizionista di Haiti.


Diritti dei bambini e leggi che mancano di osservazione tra le cause.
Picchiati con cavi elettrici dopo avere svuotato vasi da notte, avere lavato biancheria e piatti, avere spazzato la casa... senza riposo perchè così si doveva fare. Sono tanti, i bambini che ad Haiti "vivono" in condizione di schiavitù, spesso da parenti benestanti nella capitale. I restavek, termine con il quale si designano bambini troppo poveri per essere accuditi dai propri genitori ed affidati a parenti per lavorare in casa loro, con la speranza che questi ricchi parenti li instradino all'educazione... sono abbandonati a soprusi e violenze d'ogni tipo; violenze psicologiche, verbali e fisiche. I  bambini vengono schiavizzati, umiliati e maltrattati. Un bambino su dieci attualmente è stimato come restavek.
Ironia della sorte, Haiti è stato il primo paese abolizionista nei confronti della schiavitù. Sono passati 200 anni dalla "liberazione" degli schiavi, eppure a tutt'oggi i bambini subiscono un trattamento infamante e denigrante.
di Erika De Toffol

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