martedì 16 ottobre 2012

In Marocco le donne vittime di violenza domestica, cercano protezione e trovano serenità nei santuari.....


In Marocco le donne vittime di violenza domestica, cercano protezione e trovano serenità nei santuari.....
Secondo diverse fonti che si occupano di diritti umani, la violenza domestica contro le donne in Marocco, rappresenta il 74% delle violenze perpetrate ai danni delle donne nel Paese.
La violenza fisica, comprese le percosse, schiaffi ed addirittura la prigionia con catene, provocano traumi e instabilità psicologica. In mancanza di consulenza adeguata, camminano sulle orme dei loro antenati, visitando santuari in cerca di conforto. Raqiya, 40 anni, ha deciso di visitare la tomba di "Moulay Abdullah bin Hassoun" a Sala, una città nei pressi della capitale Rabat, in cerca di guarigione e di orientamento al marito, che ha detto gode a torturarla. Raqiya ha detto che sente "serenità spirituale" ogni volta che si reca al santuario del suo santo. Piange, toccando la sua tomba e chiede che il marito torni al percorso che vede come giusto. Ha descritto la violenza del marito come "insolita", il che spiega perché nessuna potenza terrena  era in grado di cambiarlo, secondo la sua idea . Lei sostiene che il marito è posseduto da spiriti maligni. 
Il Marocco ha un tasso di analfabetismo molto alto (56 % per le donne e 31% tra gli uomini). Anche qui, assistiamo impotenti a violenze assurde che vengono perpetrate nell'ignoranza. Invece di prendere coscienza della violenza le donne cercano il miracolo nel santuario di turno. E' ora di fare qualche cosa contro l'ignoranza dilagante che null'altro può che portare a femminicidi e differenze di genere sempre più accentuate.
di Erika De Toffol




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