giovedì 25 ottobre 2012

Un gruppo di volontari per i bambini di strada di Surabaya



Surabaya, capoluogo del distretto di Giava orientale, ha una popolazione stimata di 2.600.000 abitanti, ma tutta l'area metropolitana la porta a 5.000.000 circa; è la seconda città più grande del Sud-est asiatico (Indonesia).
Come tutte le metropoli, Surabaya non è esente da molti problemi, tra i quali, spicca per gravità quello dei bambini di strada, troppo poveri per potere avere un'istruzione. A Surabaya i bambini di strada lavorano tutto il giorno (vendita di giornali, lucidatura scarpe, accattonaggio o suonare per la strada). Un gruppo di circa 30 persone ha preso a cuore il problema ed ha intrapreso un progetto comune di volontariato che si esprime attraverso l'istruzione gratuita dei piccoli per le strade. Le lezioni vengono fatte alla sera, perchè i bambini se non lavorassero, non avrebbero da parte dei genitori il consenso a frequentare la scuola.
Non è solo scuola, perchè questi bambini non hanno sogni, non vedono un futuro e quindi, questi insegnanti sono anche pronti a valorizzarli e costruire i loro sogni.
Sono tutti studenti universitari e le loro età sono molto giovani, ma hanno ben chiaro la realtà che vivono i bambini nella strada e lo sfruttamento che subiscono.
In tutto questo solo un apprezzamento misero è stato espresso da tale Arist Merdeka Sirait, presidente della Commissione nazionale per la protezione dell'infanzia... che ha espresso il suo sostegno all'iniziativa ed ha detto che dovrebbe essere responsabilità dello Stato garantire l'aiuto necessario ai bambini di strada... che sono il futuro della nazione.... ma detto questo... mi chiedo.... cosa serve esprimere al telefono una presa di "coscienza" quando poi i volontari lavorano con il cuore e nessun altro fa nulla?
E' una vergogna, è prendere in giro chi questo "lavoro" lo fa con passione e anima perchè crede in quello che fa e lo fa gratis!!!
Detto questo, credo che sia positivo che in un paese come Giava, i ragazzi prendano delle scelte così importanti a salvaguardia dell'infanzia, meritano tutto il rispetto e donano un po' di speranza a noi che leggiamo sempre i dati e le tragedie che coinvolgono i minori nel mondo. Grazie ragazzi!
di Erika De Toffol









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